Quest’anno
in seconda abbiamo letto in classe e a casa “Cipì” di Mario Lodi, anche in occasione della scomparsa del noto autore e pedagogista. Ecco la
storia che i bambini hanno raccontato in un video, intervallato da immagini.
LA STORIA DI CIPÌ
1FRANCESCA.Questa è la storia di un
passerotto coraggioso di nome Cipì.
Questo passerotto nacque con i suoi fratellini, in un nido
costruito sotto la tegola di un tetto, in uno splendido giorno di primavera.
4. MARCO
palla di fuoco,
nastro d’argento,
la pianta,
il cielo…..
ma per vedere come era fatto il mondo con i
suoi occhi Cipì doveva aspettare di mettere le piume.
5. DESIRE’ Un giorno, quando aveva già messo
le piume, Cipì cominciò a saltellare da
un lato all’altro di un comignolo….e così finì per cadere dentro al camino.
6. GIULIA M. Precipitò in un buco nero e fu
subito afferrato dalla mano di un ragazzino che lo stringeva fino a fargli
quasi scoppiare il cuore.
7 LUCA Fu fatto prigioniero, legato per una
zampa con un filo e chiuso in una gabbietta. Quando cercava di prendere il volo
cadeva in terra e i bambini ridevano.
8. NICCOLO’Un giorno il coraggioso Cipì beccò
la manaccia che lo stringeva, così riuscì a frullare le ali e a scappare via. I
bambini lo rincorrevano ma lui non si fece prendere più.
9. ALESSANDRO Il tempo passò e finalmente
Mamì pensò che i suoi figlioli fossero diventati abbastanza grandi per prendere
il volo e li portò a conoscere il mondo.
10.
ALESSIA Così Cipì potè finalmente
vedere cosa c’era intorno al palazzo sul quale lui e i suoi fratellini erano
nati.
11. DANIELE Volarono prima su un ramo di
ciliegio fiorito e Cipì vide dei meravigliosi fiocchetti bianchi….E poi vide le
api che sussurravano delle splendide canzoni ai fiori….
12. GIULIA X.Ma la cosa che lo colpì di più
fu vedere la sua immagine riflessa in nastro d’argento… Solo che si avvicinò un
po’ troppo e patapuffete, cadde in acqua.
13. LUDOVICA Mentre stava ripulendo le sue penne, sentì una
vocina che lo canzonava: “Che strano ciuffetto che hai, che ti è successo? Come
ti chiami?”
14. MARIO Cipì vide che aveva parlato una margherita e ci
fece subito amicizia. Cipì promise a Margherì che sarebbe tornato presto a
trovarla.
15. MIRIAM Quel giorno stesso, Mamì fece un discorsetto ai
suoi figlioli. Era giunto il momento di lasciare il nido per sempre, imparare a
procurarsi da soli il cibo, trovare una brava compagna e farsi una famiglia.
16. ANTONIO Il giorno dopo Cipì vide un gatto che riposava
all’ombra di un fico. Mamì gli aveva detto di stare alla larga dall’animale coi
baffi e con gli artigli invisibili.
17. GABRIELE Cipì però era curioso di vedere dove
nascondesse i suoi artigli, allora si
avvicinò piano piano……..
18. ALESSIO
All’improvviso il gatto saltò su come una molla, sguainò gli artigli e bloccò
la coda di Cipì. Povero passerotto che spavento!
19. SYRIA Cipì diede uno strappo violento e riuscì a
scappare….però si accorse di avere tutta la codina spelacchiata.
20. ELISA P.Dopo un po’ a Cipì venne fame e decise di andare
con gli altri passerotti in mezzo alla campagna a farsi il gozzo.
21. ELISA R. Ad un certo punto, mentre stavano mangiando del
grano caduto dalle spighe, videro un uomo con un tubo luccicante in mano.
22.ISABELA Cipì non si spaventò e invitò anche altri uccelli
a non scappare: ”Io li conosco gli uomini, non sanno volare, per acchiapparci
devono venirci vicino, non abbiate timore” disse.
23. RAFFAELE In quel preciso momento l’uomo sparò una
fucilata e uccise un passero suo compagno. Cipì si sentì in colpa per quello
che era successo.
24. FRANCESCO:Si accorse poi che un’altra passeretta aveva
un’ala spezzata. Si chiamava Passerì. Cipi’ l’accompagnò a nascondersi in un cespuglio e decise di prendersi cura di
lei.
Classe 2^B
1.
GIOVANNI
Cipì trascorse giorni di sacrificio, ma non gli dispiaceva anzi era contento,
perché Passerì migliorava. Intanto era arrivata l’estate e gli alberi erano
intenti a produrre i loro frutti.
2.ANDREA L’albero dai fiocchi bianchi si era riempito di
gustosissime palline rosse. Cipì e Passerì si innamorarono e, quando Passerì fu
guarita, decisero di cercare un posto per costruire il loro nido.
3. MARTINA Trovarono una tegola libera proprio nel palazzo
dove Cipì era nato e lì, quando il nido fu pronto, soffice e rotondo, Passerì
depose tre uova e le covò.
4.ALESSANDRO Di giorno Cipì andava e tornava dal tetto ai
campi in cerca di cibo per sè e per la compagna, alla sera si accovacciava
accanto al nido e riposava.
5. CHIARA Un bel giorno le uova si schiusero e nacquero tre
splendidi passerotti. Cipì cominciò a svolazzare di qua e di là dando a tutti
la buona notizia.
6.GIORGIA K Corse poi nel campo per avvisare Margherì, ma la
trovò morente con lo stelo reciso dalla falce dell’uomo. Cipì, sebbene fosse
felice per la nascita dei suoi piccoli, soffrì molto per la perdite della sua
cara amica.
7. ANTONIO Il tempo passò e arrivò il vento ad annunciare
alle rondini che era tempo di partire.
“Palla di fuoco sta male” gracidavano le ranocchie.
8. SALVATORE Da qualche tempo infatti Palla di Fuoco si
alzava di mala voglia, pallido e solo di rado riusciva a mandare qualche
tiepido raggio, avvolto dalle nubi che gli sbarravano la strada.
9. GIORGIO Era arrivato l’autunno. Ora a lavorare tanto era
il vento che spingeva le nubi nel cielo e faceva cadere le foglie ingiallite
dai rami.
10. GIORGIA F. Prima di dormire i passeri si fermavano a
chiacchierare sulla grondaia del tetto: sapevano che con l’arrivo dell’autunno,
li aspettava un periodo molto difficile, in cui il cibo sarebbe spesso mancato.
11. ALESSIA “ Se c’è da lottare eccomi pronto insieme a voi”
disse Cipì.
I passeri promisero di aiutarsi l’un l’altro.
12. MATTIA Un giorno Cipì vide una cosa straordinaria: dalle
nuvole infreddolite cominciavano a staccarsi lievi farfallette bianche, sempre
più numerose che si lasciavano cadere lentamente, volando verso terra.
13. CARLA I figli di Cipì si divertivano a rincorrerle e ad acchiapparle. Era neve.
Ben presto la neve ricoprì la terra: era iniziato l’inverno.
14. GIUSEPPE GIOIOSA Per i passeri l’inverno è un periodo
bruttissimo: non c’era più nulla da mangiare. Così, affamati, finivano nelle
trappole degli uomini che li uccidevano tutti.
15. ALESSANDRA
G.L’inverno trascorse tra mille difficoltà e i passeri impararono da Cipì ad
aiutarsi l’un l’altro per non finire nelle trappole dell’uomo.
16. GIUSEPPE L. Ma i problemi per i passeri non erano ancora
finiti. Una notte Cipì vide una cosa stranissima: nel muro della casa di fronte
c’era un buco tutto nero da cui ogni tanto uscivano due luci scintillanti e
dorate che quasi lo abbagliarono.
17. ROBERTO L. Il giorno dopo chiese spiegazioni di ciò che
aveva visto e Passerì gli rispose che si trattava del Signore della notte: un
uccello dal becco uncinato e dal volo silenzioso, un vecchio saggio che dava
buoni consigli a chi si recava da lui.
18. MASSAROTTA A. Cipì venne a sapere che si nutriva di
raggi di luna e di ombre di comignoli e la cosa non lo convinse affatto.
19 .Così cominciò ad indagare e scoprì che molti giovani
passeri che erano andati a conversare con lui erano poi scomparsi
misteriosamente.
20. GIOELE Presto il mistero fu svelato e Cipì vide che
dietro quelle due luci splendenti si nascondeva un ombra nera con dei grossi
unghioni:
21 MARIA LAURA Si trattava di un gufo che attirava i passeri
nella sua tana per divorarli. Ma come convincere gli altri passeri che il
Signore della notte in realtà era un assassino?
22. GIADA Provò a parlare con loro, ma nessuno volle
credergli. Allora cercò delle prove. Fu il vento ad aiutarlo. Si infilò nella tana
del gufo e trascinò fuori le ossa e le penne dei poveri passeri divorati.
23. REBECCA. Il gufo fu smascherato, nessuno più si recò
alla sua tana e dopo un po’ prese il volo e sparì per sempre.
24. CAMILLA .Che festa quei giorni fecero al coraggioso e
altruista Cipì. Da allora i passeri vissero felici, aiutandosi l’un l’altro
come era stato loro insegnato.
25. MICHELA Cipì e Passerì ebbero molti figli ai quali insegnarono
ad essere laboriosi, onesti, buoni, ad aprire bene gli occhi per distinguere il vero dal falso, ad essere
coraggiosi per difendere la libertà.
Maria Lorusso
Ecco alcune immagini e le colonne
sonore del video
Ecco il video finale, con qualche sbavatura tecnica di sicuro, ma fatto con tanta passione e omaggio sentito
al grande Mario Lodi.
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