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mercoledì 28 maggio 2014

Cipì di Mario Lodi


Quest’anno in seconda abbiamo letto in classe e a casa “Cipì” di Mario Lodi, anche in occasione della  scomparsa del noto autore e pedagogista. Ecco la storia che i bambini hanno raccontato in un video, intervallato da immagini.





LA STORIA DI CIPÌ



1FRANCESCA.Questa è la storia di un passerotto  coraggioso di nome Cipì.
Questo passerotto nacque con i suoi fratellini, in un nido costruito sotto la tegola di un tetto, in uno splendido giorno di primavera.


 2.ALFREDO LUCA Quando nascono i passeri sono molto buffi: non hanno neanche una piuma e perciò sono indifesi e non possono volare. Cipì invece,già appena nato, si agitava tanto al punto che stava per cascare dal nido.



 3.GIOVANNI Mamì quando lo vide così irrequieto che gridava “ Cipì, cipì,  voglio uscire di qui”, decise di chiamarlo Cipì. Era un passerotto molto curioso, voleva conoscere tutto ciò che c’era al mondo:



4. MARCO

palla di fuoco,

nastro d’argento,

la pianta,

il cielo…..

ma per vedere come era fatto il mondo con i suoi occhi Cipì doveva aspettare di mettere le piume.




5. DESIRE’ Un giorno, quando aveva già messo le piume,  Cipì cominciò a saltellare da un lato all’altro di un comignolo….e così finì per cadere dentro al camino.



6. GIULIA M. Precipitò in un buco nero e fu subito afferrato dalla mano di un ragazzino che lo stringeva fino a fargli quasi scoppiare il cuore.



7 LUCA Fu fatto prigioniero, legato per una zampa con un filo e chiuso in una gabbietta. Quando cercava di prendere il volo cadeva in terra e i bambini ridevano.



8. NICCOLO’Un giorno il coraggioso Cipì beccò la manaccia che lo stringeva, così riuscì a frullare le ali e a scappare via. I bambini lo rincorrevano ma lui non si fece prendere più.



9. ALESSANDRO Il tempo passò e finalmente Mamì pensò che i suoi figlioli fossero diventati abbastanza grandi per prendere il volo e li portò a conoscere il mondo.



10.  ALESSIA  Così Cipì potè finalmente vedere cosa c’era intorno al palazzo sul quale lui e i suoi fratellini erano nati.



11. DANIELE Volarono prima su un ramo di ciliegio fiorito e Cipì vide dei meravigliosi fiocchetti bianchi….E poi vide le api che sussurravano delle splendide canzoni ai fiori….



12. GIULIA X.Ma la cosa che lo colpì di più fu vedere la sua immagine riflessa in nastro d’argento… Solo che si avvicinò un po’ troppo e patapuffete, cadde in acqua.



13. LUDOVICA Mentre stava ripulendo le sue penne, sentì una vocina che lo canzonava: “Che strano ciuffetto che hai, che ti è successo? Come ti chiami?”




14. MARIO Cipì vide che aveva parlato una margherita e ci fece subito amicizia. Cipì promise a Margherì che sarebbe tornato presto a trovarla.



15. MIRIAM Quel giorno stesso, Mamì fece un discorsetto ai suoi figlioli. Era giunto il momento di lasciare il nido per sempre, imparare a procurarsi da soli il cibo, trovare una brava compagna e farsi una famiglia.


16. ANTONIO Il giorno dopo Cipì vide un gatto che riposava all’ombra di un fico. Mamì gli aveva detto di stare alla larga dall’animale coi baffi e con gli artigli invisibili.



17. GABRIELE Cipì però era curioso di vedere dove nascondesse i suoi artigli, allora  si avvicinò piano piano……..



18.  ALESSIO All’improvviso il gatto saltò su come una molla, sguainò gli artigli e bloccò la coda di Cipì. Povero passerotto che spavento!



19. SYRIA Cipì diede uno strappo violento e riuscì a scappare….però si accorse di avere tutta la codina spelacchiata.




20. ELISA P.Dopo un po’ a Cipì venne fame e decise di andare con gli altri passerotti in mezzo alla campagna a farsi il gozzo.



21. ELISA R. Ad un certo punto, mentre stavano mangiando del grano caduto dalle spighe, videro un uomo con un tubo luccicante in mano.



22.ISABELA Cipì non si spaventò e invitò anche altri uccelli a non scappare: ”Io li conosco gli uomini, non sanno volare, per acchiapparci devono venirci vicino, non abbiate timore” disse.



23. RAFFAELE In quel preciso momento l’uomo sparò una fucilata e uccise un passero suo compagno. Cipì si sentì in colpa per quello che era successo.



24. FRANCESCO:Si accorse poi che un’altra passeretta aveva un’ala spezzata. Si chiamava Passerì. Cipi’ l’accompagnò a nascondersi  in un cespuglio e decise di prendersi cura di lei.


Classe 2^B


1.   GIOVANNI Cipì trascorse giorni di sacrificio, ma non gli dispiaceva anzi era contento, perché Passerì migliorava. Intanto era arrivata l’estate e gli alberi erano intenti a produrre i loro frutti.



2.ANDREA L’albero dai fiocchi bianchi si era riempito di gustosissime palline rosse. Cipì e Passerì si innamorarono e, quando Passerì fu guarita, decisero di cercare un posto per costruire il loro nido.


3. MARTINA Trovarono una tegola libera proprio nel palazzo dove Cipì era nato e lì, quando il nido fu pronto, soffice e rotondo, Passerì depose tre uova e le covò.



4.ALESSANDRO Di giorno Cipì andava e tornava dal tetto ai campi in cerca di cibo per sè e per la compagna, alla sera si accovacciava accanto al nido e riposava.



5. CHIARA Un bel giorno le uova si schiusero e nacquero tre splendidi passerotti. Cipì cominciò a svolazzare di qua e di là dando a tutti la buona notizia.



6.GIORGIA K Corse poi nel campo per avvisare Margherì, ma la trovò morente con lo stelo reciso dalla falce dell’uomo. Cipì, sebbene fosse felice per la nascita dei suoi piccoli, soffrì molto per la perdite della sua cara amica.



7. ANTONIO Il tempo passò e arrivò il vento ad annunciare alle rondini che era  tempo di partire. “Palla di fuoco sta male” gracidavano le ranocchie.



8. SALVATORE Da qualche tempo infatti Palla di Fuoco si alzava di mala voglia, pallido e solo di rado riusciva a mandare qualche tiepido raggio, avvolto dalle nubi che gli sbarravano la strada.



9. GIORGIO Era arrivato l’autunno. Ora a lavorare tanto era il vento che spingeva le nubi nel cielo e faceva cadere le foglie ingiallite dai rami.




10. GIORGIA F. Prima di dormire i passeri si fermavano a chiacchierare sulla grondaia del tetto: sapevano che con l’arrivo dell’autunno, li aspettava un periodo molto difficile, in cui il cibo sarebbe spesso mancato.




11. ALESSIA “ Se c’è da lottare eccomi pronto insieme a voi” disse Cipì.

I passeri promisero di aiutarsi l’un l’altro.




12. MATTIA Un giorno Cipì vide una cosa straordinaria: dalle nuvole infreddolite cominciavano a staccarsi lievi farfallette bianche, sempre più numerose che si lasciavano cadere lentamente, volando verso terra.



13. CARLA I figli di Cipì si divertivano  a rincorrerle e ad acchiapparle. Era neve. Ben presto la neve ricoprì la terra: era iniziato l’inverno.




14. GIUSEPPE GIOIOSA Per i passeri l’inverno è un periodo bruttissimo: non c’era più nulla da mangiare. Così, affamati, finivano nelle trappole degli uomini che li uccidevano tutti.



15.  ALESSANDRA G.L’inverno trascorse tra mille difficoltà e i passeri impararono da Cipì ad aiutarsi l’un l’altro per non finire nelle trappole dell’uomo.




16. GIUSEPPE L. Ma i problemi per i passeri non erano ancora finiti. Una notte Cipì vide una cosa stranissima: nel muro della casa di fronte c’era un buco tutto nero da cui ogni tanto uscivano due luci scintillanti e dorate che quasi lo abbagliarono.



17. ROBERTO L. Il giorno dopo chiese spiegazioni di ciò che aveva visto e Passerì gli rispose che si trattava del Signore della notte: un uccello dal becco uncinato e dal volo silenzioso, un vecchio saggio che dava buoni consigli a chi si recava da lui.



18. MASSAROTTA A. Cipì venne a sapere che si nutriva di raggi di luna e di ombre di comignoli e la cosa non lo convinse affatto. 

19 .Così cominciò ad indagare e scoprì che molti giovani passeri che erano andati a conversare con lui erano poi scomparsi misteriosamente.




20. GIOELE Presto il mistero fu svelato e Cipì vide che dietro quelle due luci splendenti si nascondeva un ombra nera con dei grossi unghioni:



21 MARIA LAURA Si trattava di un gufo che attirava i passeri nella sua tana per divorarli. Ma come convincere gli altri passeri che il Signore della notte in realtà era un assassino?



22. GIADA Provò a parlare con loro, ma nessuno volle credergli. Allora cercò delle prove. Fu il vento ad aiutarlo. Si infilò nella tana del gufo e trascinò fuori le ossa e le penne dei poveri passeri divorati.




23. REBECCA. Il gufo fu smascherato, nessuno più si recò alla sua tana e dopo un po’ prese il volo e sparì per sempre.


24. CAMILLA .Che festa quei giorni fecero al coraggioso e altruista Cipì. Da allora i passeri vissero felici, aiutandosi l’un l’altro come era stato loro  insegnato.




25. MICHELA Cipì e Passerì ebbero molti figli ai quali  insegnarono  ad essere laboriosi, onesti, buoni, ad aprire bene gli occhi  per distinguere il vero dal falso, ad essere coraggiosi per difendere la libertà.


Maria Lorusso


Ecco alcune immagini e le colonne sonore del video











    
Ecco il video finale, con qualche sbavatura tecnica di sicuro, ma fatto con tanta passione e omaggio sentito 
al grande Mario Lodi.

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